Ho capito una cosa oggi. La malattia cronica è fonte di confusione.

Non fatevi ingannare dalle apparenze

Sono stata una sportiva da giovane, ho praticato lo judo, ero anche brava, sono arrivata, solo con gare agonistiche alla cintura nera poi mi sono dovuta fermare. Motivi economici. Mi piacciano tutti gli sport, in particolare le arti marziali ma, non disdegno gli altri sport: il calcio, l’automobilismo, il motociclismo, il tennis e altri. Seguo il calcio quando gioca la nazionale italiana e quando il campionato di serie A diventa interessante se in vetta non ci sono le solite squadre “blasonate” o quelle che hanno sempre rigori a favore anche quando non ci sono.

Domenica 7 maggio 2023, con qualche giornata di anticipo la squadra della mia città, il Napoli, era già campione d’Italia, terzo scudetto, giocava in casa con una squadra che io ho nel cuore, la Fiorentina. Firenze è la città dove vivo, non si può non tifare viola quando abiti a Firenze. Così per gioco, mi sono ricordata che in casa, in qualche cassetto, avevo una bandana di colore azzurro con il simbolo della mia squadra del cuore, il Napoli. Ho indossato la bandana e ho chiesto a mio marito di scattarmi una foto, volevo condividerla con i miei amici. Così ho fatto.

A parte le congratulazioni per la squadra di calcio, i sorrisi, i complimenti che hanno fatto piacere, ho letto però il commento alla foto di un collega che, al momento, mi è sembrato fuori luogo, non mi era piaciuto ma, non ho risposto. Quel commento però, mi “frullava” in testa.

Cito il commento: “Dì la verità Rosaria, ti è anche passato qualche malanno!!!!!” Così, senza nessuna emoticon con sorriso, stupore, meraviglia o incredulità, nulla.

Sono sicura, sono certa, che tutti voi potreste dire di conoscere qualcuno con una malattia cronica, ma quanti conoscono intimamente i dettagli della vita quotidiana di qualcuno che soffre?

A questo collega è bastato vedermi sorridere in una foto, quella in questo post, per supporre che qualche mio malanno fosse sparito.

Il termine malattia cronica sta ad indicare qualcosa che non passa mai. Le mie malattie purtroppo sono tutte croniche, per alcune di queste non esiste una cura, per altre si ma, non è detto che su di te funzionino. Infatti, considerato la mia resistenza ai farmaci, non è stata ancora individuato il farmaco per la mia Artrite Psoriasica e quest’ultima è una malattia degenerativa, se non la fermi, ti distrugge.

Cosa dire di più. Non auguro a nessuno di ammalarsi di una malattia cronica. Io credo che la mancanza di esperienza, di sensibilità e la visione contrastante della normalità sono probabilmente validi motivi per cui le persone non comprendono la malattia cronica e anche quella invisibile. Sebbene alcune persone sembrino avere compassione anche senza capire, e vi ringrazio anticipatamente per questo, però non è da tutti.

Credo anche che ci siano motivi validi per non essere creduti.

Troppe persone con malattie croniche ed invisibili si sentono alienate dalla società, diffidate dal sistema medico ed esauste dal sentire il bisogno di convincere amici e familiari che la lotta, la sofferenza è reale. Purtroppo, lo vedo troppo spesso nei miei amici malati come me.

Quindi, se hai una malattia cronica, spero che troverai una comunità, un gruppo e il supporto di cui hai bisogno per sentirti compreso.

Se non hai una malattia cronica e incontri qualcuno che ce l’ha, la cosa più importante che puoi fare, anche se non ci capisci, è crederci.

Grazie

Rosaria Mastronardo

Un pensiero su “Ho capito una cosa oggi. La malattia cronica è fonte di confusione.

  1. […] Comprendere che una malattia è cronica può apparire semplice, finché questa si lascia notare: nessuno direbbe ad un diabetico che può farcela, può guarire, né lo spronerebbe a metterci più impegno nella produzione di insulina. Può impegnarsi nel controllo della patologia, non certo nel farla sparire.Ma se il danno non è visibile, e non comporta l’uso costante di ausili (il glucometro per restare sull’esempio, la carrozzina o anche “solo” un bastone), per la massa non esiste.Cito ancora, da un altro post di Rosaria: troppe persone con malattie croniche ed invisibili si sentono alienate dalla società, diffidate dal… […]

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