Penso che molti di voi avranno avuto questa esperienza, qualcuno che ha pensato o vi abbia detto: “ormai, dovresti esserci abituata al tuo dolore” oppure “sì dai, però stai sempre male“, personalmente, queste domande mi danno fastidio perché capisco che queste persone non hanno bene in mente cosa significa vivere tutti i giorni con il dolore cronico, non hanno capito, non lo vivono. Queste persone pensano, sbagliando che, dovremmo essere in grado di superare il nostro dolore.
Sembra ovvio, vero? Beh, non è così per quelli di noi con malattie croniche. Scrivo questo perché mi è capitato in questo periodo di provare un dolore così forte alla mia spalla sinistra, per una serie di problemi che non sto ad elencare che, mi hanno fatto rivivere i giorni di quei primi anni del 2015. Pensavo di poter essere in grado di gestire quel dolore, pensavo di “domarlo” di controllarlo ma, non è stato così. Vivo ormai dal 2015 con la fibromialgia, manifestatasi con parestesie alle gambe e poi nel corso degli anni, fino ad oggi, con tante altre malattie, croniche, invalidanti e autoimmuni che mi hanno cambiato la vita. Mi sono piegata ma mai spezzata, mi sono sempre rialzata ma, questi giorni con questo dolore, mi sono sentita vulnerabile, mi ha letteralmente annientata.
Penso che non sia facile abituarsi al dolore, qualunque tipo esso sia. Esistono tre tipi di dolore:
dolore acuto o cronico;
dolore infiammatorio;
dolore neuropatico o nocicettivo.
Come detto, vivo da anni con il dolore cronico. Per cronico, per chi non lo sapesse, vuol dire che “non passa”, è sempre lì, puoi alleviare il dolore cronico ma non curarlo; puoi tentare tutto quello che vuoi ma, ti rimane. Non va via. Sì, soffro sempre . Molto, in realtà. Ma ciò non significa che sia più facile da affrontare con il passare degli anni, anzi può essere anche peggio. Il dolore infiammatorio o le lesioni sono orribili e ho un’enorme compassione per chiunque stia vivendo questa esperienza. Però, alla fine, una soluzione, la trovi e guarirai. Il dolore alla fibromialgia che, è cronico ed invalidante, per me e per molti altri come me, c’è ogni secondo di ogni giorno, senza alcuna reale speranza di essere curata. Ricordatevi che non mi riferisco ad un piccolo dolore o ad una fitta, no, non è quello: è un tipo di dolore, invece che potrebbe farti piangere in ogni momento ed è implacabile ed è estenuante. Ed io ho pianto.
Quindi, le persone che presumono che dovrebbe essere più facile affrontare i miei “nuovi“dolori ormai perché l’ho avuto per tutto il tempo che posso ricordare – non lo è. Immagina di svegliarti ogni giorno sapendo di dover vivere un altro giorno con lo stesso dolore e le stesse difficoltà di ieri, solo che oggi sei un po’ più stanco del solito. Succede, un giorno che, avverti un dolore alla spalla, non pieghi il braccio, non alzi il braccio, non trovi una posizione in cui quel dolore fortissimo, ti dia un po di tregua. Tu, puoi pensare che essendo io una che il dolore cronico lo vive tutti i giorni, possa sopportare anche questo nuovo dolore? Dovrei averci fatto il “callo”? No, non è così. Questo nuovo dolore invece può farti “precipitare” può sconvolgerti. Il dolore alla spalla, oggi, non c’è più. Ci sono rimaste cose da risolvere in questa spalla ma, la mia vita con il dolore cronico dal 2015 ad oggi, non mi ha abituata al dolore, no. Al dolore non ci si abitua, qualunque esso sia. Non credo che mi abituerò mai al dolore, anche se è sempre presente. Ho sempre cercato di usarlo per qualcosa di positivo ma, questa volta, non è stato così.
Pensa allora a quanto possiamo essere “fragili” e quindi ti prego, non minimizzare mai il mio dolore, perché lui è sempre lì.
Rosaria Mastronardo