Fatica, stanchezza.

Una mattina nella mia mente felice e sollevata ma, c’è ancora una sorta nebbia pesante su di me.

La nebbia si stende su di me come una coltre di gravità, come un piumino appesantito sul mio letto con me sotto sdraiata.

Avverto una stanchezza che non è solo stanchezza. E’ una fatica – una stanchezza opprimente.

Il sonno e il riposo non aiutano questo stato e anche stando sdraiata a letto non aiuta.

Il corpo è troppo esausto per rialzarsi.

Vorrei rimanere a letto non perché mi sono arresa ma perché cerco di capire se passa.

Forse un’ora in più, forse altre due ore, forse il resto della giornata, forse ore anche domani…

Fatica, stanchezza che non passano mai!

Spero che tu scompaia presto.

Non sparisce, loro sono li onnipresente allora faccio una scelta e dico:

“Ciao, non siete le benvenute, ma accetto che voi siate qui – e insieme sfruttiamo il più possibile, in modo migliore, questa giornata“.

In questo momento sto pensando a tutti quelli che stanno provando e provano le stesse sensazioni nell’indifferenza totale di tutti, ogni giorno della nostra vita costrette in questa “bolla” di stanchezza e fatica che ci assale.

Vi mando i miei pensieri più belli gentili con la speranza che questa “bolla” scoppi presto in modo da poter guardare avanti nella speranza di tempi migliori.

Prendetevi cura di voi perché fuori dalla vostra porta non troverete nessuno in grado di comprendervi.

Rosaria Mastronardo